di Francesca Celeste Sprea

Lo Stello

Marcellino viveva in una grande casa in cima alla collina. Là non arrivavano le luci della città, così quando calava il buio poteva ammirare il cielo stellato. E dal giardino di casa sua, di stelle ne vedeva davvero tante. Le conosceva tutte: Sirio, Vega, Castore, Polluce…
Ogni sera si sdraiava su una vecchia coperta in mezzo al giardino, e salutava le sue amiche. Dall’alto della volta celeste anche le stelle lo salutavano, con un luccichio più intenso.

Marcellino le contava ogni sera, ma non riusciva mai a contarle davvero tutte. Doveva sempre ripartire da capo perché perdeva il segno. A volte si addormentava prima di aver finito, e la sua mamma lo metteva a letto.

In estate poi contava le stelle cadenti. Aveva una vista eccezionale, non gliene scappava una! E ad ogni stella esprimeva un desiderio, sempre lo stesso: vedere un’altra stella cadente!
Una notte però… un dubbio cominciò a insinuarsi nella sua mente:
“Ma con tutte le stelle cadenti che cadono… non è che il cielo rimane senza stelle?”
Questo pensiero lo preoccupava davvero tanto. Quella sera vide più stelle cadenti del solito! Così, preoccupato, scoppiò a piangere di un pianto disperato.

Potete ben immaginare lo sconcerto del cielo e di tutte le stelle, pianeti compresi, nel sentire il pianto di Marcellino. Gli volevano molto bene, cercavano di farsi sempre belli splendenti per lui ed erano dispiaciuti nel vederlo tanto triste.
Il cielo allora volle fare qualcosa per consolarlo e rassicurarlo. Mandò una stella cadente proprio nel suo giardino. Voi lo sapete bene che le stelle cadenti in realtà sono dei meteoriti, ossia pezzi di roccia che vagano nello spazio, e che quando si avvicinano alla terra cominciano a precipitare così velocemente che prendono fuoco creando una scia luminosa, per poi consumarsi nel cielo. Ma quella stella cadente non si consumò del tutto, e cadde nel giardino di Marcellino, proprio vicino ai suoi piedi. La stella si piantò per bene nella terra e le lacrime di Marcellino la innaffiarono.

Accadde allora qualcosa di straordinario: la stella mise il primo germoglio, poi si allungò verso l’alto, spuntarono le prime foglie e nel giro di poco tempo diventò un grande albero.
Era nato lo Stello, l’albero delle stelle.

È l’unico esemplare in tutto il pianeta Terra, e vive ancora dopo tanti anni nel giardino di Marcellino. In primavera lo stello mette le sue gemme. Prima sono dei puntini bianchi, poi iniziano a crescere e a pulsare, diventando stelle. E in estate, quando sono mature, cadono. Beh, non proprio, perché cadono… in cielo!
Marcellino, non ha mai smesso di contare le stelle e, dal giorno in cui è nato lo stello, è felice: il cielo non rimarrà mai senza stelle!

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