Della componente emotivo-affettiva del leggere ai nostri bambini, abbiamo già parlato. Non dimentichiamoci dell’importanza della lettura dal punto di vista cognitivo.
Innanzitutto, leggendo, o nel nostro caso ascoltando l’adulto che legge, si impara ad esprimersi meglio, non solo nella lingua scritta, ma anche oralmente. Si affinano fluidità, si acquisiscono concetti e collegamenti nuovi, si strutturano frasi più articolate.
Si imparano parole nuove, arricchendo il vocabolario. Non esistono parole difficili. A volte noi adulti tendiamo a semplificare i testi che leggiamo ai nostri bambini, cambiando le parole. Ma i bambini sono spugne che assorbono tutto. Per loro imparare la parola “meditabondo” non è più difficile di “pensieroso”. Spetta a noi adulti soffermarsi e spiegare, allargando il campo esplorativo linguistico e cognitivo.
Oltre le parole ci si arricchisce di conoscenze. I bambini di oggi sanno molte cose, ma sono digiuni da conoscenze e competenze che stanno alla base della loro quotidianità. Quando a scuola leggo loro una fiaba “antica”, rimango stupita di come molti di loro non sappiano cosa sia un fabbro, o addirittura un “sartorello”. E quante altre cose possono imparare tra le pagine di un libro? Se solo noi adulti stimolassimo la loro curiosità e ci prendessimo il tempo di approfondire qualche concetto o aspetto del racconto che stiamo leggendo…
Ancora, la lettura ad alta voce migliora le capacità di attenzione e concentrazione. Quando si ascolta un racconto, una fiaba, ci si immerge completamente, lasciando fuori tutto il resto.
E migliora anche la memoria. Per seguire il filo del discorso, la trama, i personaggi… la memoria viene continuamente stimolata. Pensate poi a come i bambini amino che le fiabe vengano raccontate senza cambiare una sola parola: le immagazzinano ne loro cervello, stimolandone la plasticità e rafforzandone le capacità.
Leggere ed ascoltare un racconto stimola la capacità critica e analitica del pensiero: inevitabilmente e involontariamente si formulano ipotesi, soluzioni. I bambini poi, non sanno trattenersi, se ne viene data loro la possibilità: “ma perché il cavaliere era nella foresta? E come farà a sconfiggere il drago?” Le loro ipotesi sono fervide e fantasiose, ed è bello poi scoprire nel proseguo del racconto, come sono andati i fatti.
Quindi, leggiamo ai e con i nostri figli. Facciamo un dono meraviglioso per il loro sviluppo cognitivo!