Carolina ha una coniglietta. Si chiama Lulù. È bianca, marrone e nera, con le orecchie lunghe e morbide, che le cadono attorno al musetto. La tiene in soggiorno, in una gabbia, ma appena può la lascia libera. Le prime volte Lulù era timorosa, non usciva nemmeno dalla gabbietta, ma ora ci ha preso gusto a giocare in soggiorno. Si sente così a suo agio che lascia i suoi piccoli e rotondi bisognini in giro dappertutto: sotto le sedie, dietro al divano e anche sul tappeto persiano, ma il suo posto preferito è l’angolino in fondo in fondo sotto la credenza della cucina. La mamma di Carolina brontola sempre, una volta l’ha persino inseguita con la scopa; ma Lulù non si scompone e persevera nel concimare il salotto. Carolina invece ride divertita.
Quando Carolina è a scuola, Lulù se ne sta chiusa nella gabbia. O almeno lo faceva fino a poco tempo fa. Perché ora ha imparato ad aprirsela: con i denti afferra una sbarra della porticina e continua a tirare fino a che riesce a sbloccarla e ad aprirla. E poi, finalmente libera, perlustra tutto il soggiorno. Quando sente che Carolina sta per tornare a casa ritorna nella gabbietta. Solo che i suoi bisognini sono sparsi ovunque così, dopo una sonora risata della bambina, si prende una severa ramanzina. “Se solo potesse imparare ad usare il water!” sospira la mamma tutti i giorni. Ma si sa che bisogna sempre fare attenzione alle parole che si dicono, perché questa volta Lulù ci è quasi riuscita ad usare il water. Si è intrufolata bagno e… hop… con un salto vuole atterrare sul water. Solo che la tavoletta non è abbassata così, con un sonoro splash, ci finisce dentro! Lulù, non sa nuotare, si spaventa, cerca di risalire ma scivola sulle pareti lisce del wc e zigando in tutti i modi, cerca di chiedere aiuto. Carolina intanto si sbellica dalle risate, mentre la mamma si mette le mani nei capelli. Ma poi anche la mamma si mette a ridere a crepapelle e, presa da compassione, indossa i guanti e salva Lulù. Questa rimarrà la prima e unica volta in cui Lulù userà il water. Continuerà sicuramente a seminare i suoi bisogni per tutto il soggiorno.