di Francesca Celeste Sprea

Cosa fare a casa con i bambini: in cucina

Per tutti i genitori con ansia da prestazione, che non sanno più quali schede e attività proporre ai loro bambini… rilassiamoci. Come come ho scritto in precedenza, i bambini hanno molto più bisogno del nostro esempio, del fare della quotidianità, di esperienze concrete. Di seguito trovate alcune proposte per coinvolgere i vostri bambini. Il cuore della casa è sicuramente la cucina, luogo del nutrimento. In cucina si possono fare tante attività che stimolano le abilità cognitive, emotive, fino-motorie… del bambino. Ecco allora qualche gioco. Possono sembrare banali e scontati, ma offrono parecchi spunti per l’apprendimento.

CUCCHIAIO E FORCHETTA VANNO A NANNA

Asciugare e riporre le posate

Il Signor Cucchiaio e la Signora Forchetta hanno lavorato tanto, mescolato, imboccato…  Dopo la doccia in lavastoviglie, sono proprio stanchi e vogliono andare a dormire. Riponiamoli nella loro casetta, dove vivono insieme tutte le posate. Tutte le amiche forchette dormono insieme nella loro camera, come pure i cucchiai, quelli grandi e quelli piccoli, e i coltelli. Li mettiamo a nanna?

Contiamo: quanti sono i cucchiai? Ci sono tutti? Sono di più le forchette o i coltelli? Quanti di più? Sono lo stesso numero?

Cosa ci permette di imparare questo gioco e quali abilità stimola: concetti di insieme;
grande, medio e piccolo;
contare e concetto di numero;
di più – di meno quindi confronto di quantità;
coordinazione oculo-manuale;
senso dell’ordine.

GRAN PREMIO DEL NASO SOPRAFFINO

Il gioco dei profumi

Quante spezie in cucina. Scommetto che, ad occhi chiusi, anche voi adulti riuscite difficilmente ad indovinare di quale spezia si tratta solo sentendone il profumo. Facciamo una gara con i nostri bambini!
Prepariamo i nostri vasetti di spezie. Facciamo chiudere gli occhi al bambino (possiamo anche bendarlo) e gli facciamo annusare la prima spezia… 

“Sa di pizza. È l’origano!” Oppure… “sa di carne alla griglia”… “siii è il rosmarino!”
E se sa di pomata? E’ il timo. E la cannella… sa di strudel.
Quante ne ha indovinate? Bene! Ora tocca a voi. Chiudete gli occhi e annusate… chi ne ha indovinate di più? Chi vince si merita il titolo “Naso sopraffino”, la medaglia e una merenda speciale!

Allo stesso modo possiamo fargli annusare (ad occhi chiuse per poi indovinare) vari cibi: il tonno, la cioccolata, il caffè, la salsa di pomodoro, il formaggio, l’aglio, l’aceto…

Abilità stimolate, concetti e saperi acquisiti:
odore e profumo;
le spezie;
più intenso o meno intenso;
sviluppo dell’olfatto; capacità di associazione e di memoria…

IL GIOCO DEL CAMERIERE

Preparare la tavola

Preparare bene la tavola è un’arte. Molti sono i programmi televisivi che danno suggerimenti in merito. E i nostri bambini lo sanno fare? Prima di tutto, prepariamoci: capelli in ordine, per chi li ha lunghi vanno raccolti. Poi mani pulite! Manca solo un tovagliolo appoggiato all’avambraccio, quindi si può cominciare.

Prima mettiamo la tovaglia. Poi bisogna contare quante persone pranzano. Ad ogni sedia dovrà corrispondere un posto/piatto. Il coltello va a destra o a sinistra? E il cucchiaio e la forchetta? Cosa manca? Ah… i tovaglioli. Se mangio pastasciutta, cosa metto in tavola, il parmigiano o l’aceto?

Abilità e concetti: corrispondenza biunivoca;
numero e quantità;
contare;
destra e sinistra;
senso dell’ordine, capacità di deduzione;
prima e dopo…

ALLA TAVOLA DEL RE

Il gioco del Bon Ton

Questo è un aspetto dell’educazione a cui io tengo tantissimo. Bisognerebbe insegnare ai nostri bambini ad essere un po’ più principi e principesse. Il mondo sarebbe più bello e aggraziato. Quindi perché oggi non mangiamo alla tavola del Re? Perché no… ci costruiamo una bella corona di cartoncino, prepariamo la tavola in modo elegante, osiamo mettere i calici (possiamo anche acquistare quelli di plastica al supermercato) e mangiamo con classe: si mastica con la bocca chiusa, tutte e due le mani sono sulla tavola, con il coltello si taglia a pezzetti, non si infilza la bistecca a mo’ di cavernicolo (quello lo faremo durante un pic-nic nel bosco). Impugniamo correttamente le posate (ci servirà anche per imparare a tenere correttamente la penna); la schiena è dritta e i gomiti stretti. Si chiede “per favore mi passi” o “me ne dai ancora”… e soprattutto si ringrazia chi ha cucinato con tanto amore. Che dite… le buone maniere salveranno il mondo?

Cosa imparano i bambini: il rispetto e la gratitudine, l’uso delle posate, la corretta impugnatura, utile anche per gli strumenti scolastici, coordinazione dei movimenti, senso della bellezza.

MASTERCHEF

Giochiamo a fare i cuochi

Quinto e ultimo gioco (per oggi)… quello più scontato. Impastare. Dopo essersi lavati accuratamente le mani, messo un grembiule e magari anche un cappello da chef! Ai bambini piace tantissimo! E in cucina si possono preparare diversi impasti: pane, pizza, gnocchi, pasta frolla o quello che vi viene in mente. Rafforza i muscoli delle dita, ne troveranno beneficio quando alla scuola primaria dovranno scrivere a lungo. Se insieme misurate e pesate anche gli ingredienti, impareranno anche pesi, numeri e quantità.

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