di Francesca Celeste Sprea

Cosa fare a casa con i bambini: in cucina 2

Torniamo in cucina per alcuni giochi e attività quotidiane che stimolano le capacità cognitive dei nostri bambini. Non dimentichiamo che ogni apprendimento passa attraverso il fare.

Disegnare con la farina

Prendete una pirofila o una teglia da forno abbastanza grande. Versateci un po’ di farina gialla (o bianca) e… lasciate fare al vostro bambino: si divertirà a disegnare o a scrivere.

Potete giocare insieme all’impiccato. Oppure potete offrirgli delle parole da ricopiare, prese da riviste o imballaggi di vario genere, o scritte da voi su dei cartoncini.

Questo gioco stimola la coordinazione oculo-manuale, la creatività, è utile per lo sviluppo della letto-scrittura…

Disegni materici

Anche in questo caso serve una grande teglia da forno o un vassoio, possibilmente tinta unita. Mettete a disposizione una “varia tavolozza” di colori: piccoli frutti, frutta secca, pasta di vari colori e formati, piccoli oggetti, tappi… insomma quello che vi capita sottomano in cucina. Lasciate che il bambino possa comporre il suo disegno.

Stimola la fantasia e la creatività, la funzione simbolica.

Creare dei mandala

Questa è un’evoluzione del gioco precedente. La parola mandala, in sanscrito, significa cerchio e rappresenta l’universo dentro e fuori di noi. I mandala originariamente sono delle creazioni temporanee, di sabbia colorata, che vengono disfatte subito dopo la loro realizzazione. La forma circolare del mandala racchiude una serie di forme e simboli geometrici, ripetuti simmetricamente. In cucina li possiamo creare utilizzando farina gialla e/o vari elementi recuperati nella dispensa. In genere un mandala si sviluppa dal centro verso l’esterno, come a simboleggiare l’apertura del nostro io verso il mondo esterno.

Creare un mandala infonde calma e benessere, favorisce la meditazione. Ma permette di sviluppare anche la creatività, la pazienza, la motricità fine e la cura dei particolari, la pulizia e la finezza del movimento. Inoltre facilita l’acquisizione di concetti come le figure geometriche (cerchio), interno – esterno, simmetria, ciclicità, ritmo.

Usare le posate

Mi capita spesso di vedere genitori che tagliano il cibo per i loro bambini di 6 o 7 anni. O permettono loro di mangiare con le mani, perché la forchetta è pericolosa. Ma i bambini hanno bisogno di imparare a fare da soli! Per il loro sviluppo globale e armonioso, ma soprattutto per la loro autostima. Un bambino che sa fare da sé è un bambino che si muoverà con maggior sicurezza nel mondo. E un primo passo è proprio questo: saper usare le posate. Impugnare correttamente cucchiaio e forchetta è facile… ma dobbiamo permettere al bambino di imparare ad usare anche il coltello. Certo, non metteremo in mano sua il coltello affilatissimo che usiamo per affettare la carne. Ma un semplice coltellino per tagliare la frutta della macedonia, la banana e le fragole, la frittata, le polpette… quello è un ottimo esercizio di manualità.

Il gioco dei pesi

Ve li ricordate quei giochi televisivi, in cui gli spettatori da casa dovevano indovinare il numero dei fagioli nel sacchetto? Perché non riproporre qualcosa di simile con i nostri bambini, ma usando la bilancia?

Per esempio: quante arance servono per fare 1 kg? E quante mele per fare 2 kg? Quanti cucchiai di farina servono per fare 2 etti?
Ad occhi chiusi, soppesiamo su una mano una mela e sull’altra una patata: quale pesa di più? Verifichiamo con la bilancia… E via così. Chi indovina più volte, vince!

Inutile spiegarlo, questo gioco facilita l’acquisizione di vari concetti, quali numeri, pesi, misure, unità di misura. Affina la sensibilità e il senso del peso, la capacità di previsione, l’atteggiamento scientifico di formulazione dell’ipotesi e la sua verifica.  

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